Un percorso Enogastronomico per il prossimo autunno

Questo è il mio articolo pubblicato su M2 di Febbraio 2004 vuole essere un suggerimento ancora attuale per una gita fuori porta per il prossimo autunno 



Vallesaccarda 
Il Viaggio di M2 questo mese ci conduce sino a Vallesaccarda, paesino dell’alta Irpinia, dove questa terra generosa bacia il tavoliere pugliese. Per raggiungere questa località percorrerete l’autostrada Napoli-Bari, uscendo allo svincolo di Vallata, da dove, seguendo le indicazioni stradali, proseguirete sino all’imbocco del paese. Lì, a darvi il benvenuto, troverete uno dei più interessanti ristoranti della Campania: l’Oasis antichi sapori. Confortevole maison, in passato trattoria, oggi egreggiamente condotta dai giovani patron Fischetti. Pionieri del gusto che, aprendo il loro locale in questa oasi bucolica, hanno dimostrato indubbio coraggio oltre che impareggiabile bravura. 
Sarete subito accolti, nella bella sala da poco rinnovata, con una piccola praline di patate ed un flute di bollicine offerto dalla casa. 
La Sala del Ristorante

Il menù è vasto, così come vasta è la carta dei vini. Vi sono ben 3 menù degustazione ed il più costoso è somministrato per 34 euro, inoltre a pranzo viene servita una interessante colazione di lavoro a 16 euro. Vi consigliamo di iniziare con l'antipasto della casa, composto da una suadente ricottina di fuscella ancora calda, da un etereo lardo, da un profumatissimo prosciutto di cantina e da un gustosissimo velo di arrosto di maiale. Accompagnati da uova strapazzate, puntine di asparagi selvatici e zucchine e dai sott'oli della casa che annunceranno al vostro palato quella che sarà una esperienza straordinaria. 
La ricottina di Fuscella

Potrete scegliere ancora tra una riscoperta di antiche zuppe tra cui la passatina di chichierchie, con bocconcino di baccalà affumicato e olio di oliva, un piatto della memoria. L'assaggio di questo legume, mitico nel racconto dei nonni, vi svelerà la vera essenza di questa cucina fatta di calore, profumi, sapori dimenticati che stupiscono ed esaltano per la loro semplicità. Per i primi piatti vi consigliamo: gli spaghetti alla chitarra, salsa di broccoli e alici fresche al profumo di pecorino con una piccola sfoglia croccante di peperoncini rossi, le cui trecce ornano a mò di cappello l'ingresso di questo locale, alla ricerca di quel sole che permetterà loro di conservarsi per tutto l'inverno. Ed andora i ravioli di ricotta alla salsa di noci ed aglio bruciato, un classico del locale, ma da urlo! 
I Ravioli

Come secondo piatto non perdetevi l'agnello, in queste terre in Campania, a nostro avviso, non ha pari. L'Oasis lo serve in due versioni, cotto alla vecchia maniera, ed in crosta di pane alle erbe fini, ambedue le cotture rispettano la bontà di una materia prima eccezionale, con un contorno di patate, cipolle e peperoni, nel solco della tradizione contadina di queste zone, che vuole l'agnello accompagnato dal meglio dei prodotti della terra. Un piccolo assaggio di formaggi del territorio, ed i dolci tra cui la mattonella di pistacchio, il tortino al gianduia e quello al caffè, oltre alla piccola pasticceria, e qualche distillato attinto da una ampia lista, completeranno questa splendida esperienza gastronomica. Una esperienza che vi immergerà in un territorio favoloso come l'Irpinia, attraverso una cucina che è sangue e carne di questa terra e che i Fischetti interpretano con maestria. All'uscita felici, satolli, potrete osservare le verdi colline da cui vi sembrerà ancora di sentir provenire i rumori dei campanacci della transumanza delle greggi, che in tempi passati, si spostavano da qui verso il vicino tavoliere. Il vostro benessere sarà accompagnato dal rotare delle pale dei mulini a vento, che vi indurranno a restare ancora in questi luoghi alla ricerca dei giacimenti gastronomici, degli ultimi artigiani del cibo, di quei pastori presso cui potrete trovare i prodotti di questa terra da portare con voi al ritorno in città, alimentando la memoria di una giornata trascorsa nel passato. Vi consigliamo, sulla strada del ritorno, di fare sosta ad Ariano Irpino dove potrete far visita al caseificio Lo Conte, uno degli ultimi maestri della lavorazione del latte, prodotto dalle mucche da pascolo di queste zone. Qui tra i tanti formaggi non potrete perdere l’assaggio del caciocavallo stagionato, che a differenza degli altri formaggi della stessa tipologia prodotti in Campania, ha una forma opulenta dalle rimembranze presepiali che è un esplicito invito all’assaggio. La pasta è soda ma il contatto con il calore del palato, facendo disciogliere i grassi, consegna una piacevole sensazione di burrosità, il sapore è deciso e piccante e per i più fortunati, che avranno il piacere di assaggiarne uno stagionato più di 12 mesi, c’è anche la piacevolissima visione della “lacrima” prodotta dal processo di invecchiamento. I Lo Conte sono casari esperti ed una visita in questo esercizio non può mancare nel carnet dell’aspirante gourmet. A questo punto prima di ritornare a casa, vi consigliamo una deviazione verso San Marco de Cavoti in provincia di Benevento, qui nella patria campana del Torrone, merita certamente la sosta la premiata fabbrica Innocenzo Borrillo, un antica torrefazione del 1800 che mantiene intatta anche la storicità dell’arredo. Qui tra le tante tipologie potrete assaggiare il Torrone Bacio, un intrigante croccantino di mandorle e nocciole ricoperto da una suadente glassa al cioccolato che, a nostro avviso, è un valido competitore dei più blasonati torroni Torinesi e Cremonesi. Colmi così di sensazioni e tesori gastronomici considererete tiranno il tempo che vi spingerà sulla strada di casa, ma vi consolerete con la consapevolezza che quel pezzo di Irpinia che vi portate sia nella memoria che nella sacca vi farà compagnia per lungo tempo.
ADM

Commenti

  1. All'Oasis ci manco da anni... decisamente troppo tempo, e soprattutto non ho mai assaggiato il caciocavallo dei Lo Conte! Tocca rimediare. Grazie del racconto Andrea!

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  2. E' un tentativo di recuperare tutti i post del vecchio blog di splinder. Ma allo stesso tempo è un divertente esercizio di memoria. Ciao Luciana

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