Ho scelto Ispal casualmente, dentro vi ho trovato un viaggio sensoriale nella cucina di Siviglia. Innovazione e tradizione camminano a braccetto in questo posto. Situato a fianco alla stazione dei Pullman di piazza San Sebastian, baricentro tra plaza de Espana e la Cattedrale. Interni moderni e arredati con gusto. Servizio cortese ed attento. Tavoli ben distanziati. Hotellerie curata con gusto. Si inizia inzuppando i buoni pani fatti in casa nella candela a centro tavola che è un ottimo e aromatico Evo mantecato. Poi il gioco di consistenze e forme tra acqua e patate, un equilibrato gazpacho di pomodoro verde e baccalà. Il gioco dei churros al cioccolato, dei gamberi all'aglio rivisitazione perfetta della più richiesta tapas d'Andalusia. E via cosi, piatto dopo piatto fino al dolce dove da sotto la cloche esce incenso e sembra di immergersi nei riti della settimana santa. La memoria torna alla Pastiera, ma non lo è, Proust ti prende in giro. Potresti stare tra gli incappucciati a Sorrento o tra le calle di Siviglia a Pasqua. È cucina di territorio e gioco onirico sul mondo. Ma tutto trae fondamento dal Guadalquivir. Il tutto per 60 euro a persona compreso la degustazione di vini del territorio. Se sei a Siviglia e vuoi farti una idea di dove va la cucina locale. Vieni qui.
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