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Cappuccino di cicerchie caffè capperi e olio irpino
Una esperienza che ti accompagna soavemente al gusto ancestrale, ai sapori antichi, al piacere di una coccola materna. Son proprio bravi i Fratelli Fischetti, una conferma piacevole di professionalità e ricerca. In un posto non semplice da raggiungere, mantengono uno standard altissimo nella ricerca e nella selezione dei prodotti, trattati con una sapienza antica e contadina. Un venerdì sera in due nella sala del ristorante che ricorda una dimora irpina arredata con gusto e ricerca. Accolti con gentilezza e professionalità. Abbiamo optato per il percorso di degustazione completo. Siamo stati subito accolti con i fragranti pani e con Cappuccino di cicerchie caffè e capperi disidratati. Un gioco ben riuscito e corroborante. Con questi antichi legumi che ben si fondono con gli aromi del caffè, la croccantezza data dal Cappero disisdratato, e la nance dell'olio che completa e arrotonda il piatto.
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Zuppa di fagioli funghi castagne e fave di cacao |
Da Oasis la zuppa è un classico, non manca mai. Negli anni ne ho provate di buonissime. Quelle di stasera aveva un tocco in più- Con i piedi ben affondati nella tradizione dei fagioli e dei funghi, che erano porcini e finferli, si aggiunge la nota della bacca di cacao che da quella nota amaricante che da sprint al piatto, lo fa salire di una nota nella scala dei gusti. Dandogli brio e croccantezza. andando ad equilibrio della nota dolce delle Castagne di Montella.
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Uovo di gallina al tartufo irpino |
L'uovo al tartufo è un classico ma qui è interpretato alla grande, uova di gallina freschissime, grande tartufo nero e la base con una soffice crema di patate che lega e arrotonda il piatto. Alla fine non vorresti altro che il bis.
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Ravioli di burrata e tartufo irpino |
Il raviolo di burrata al tartufo non è una novità nei mie vari passaggi in questo ristorante. Ma ogni volta mi conquista, mi affascina. E' quei piatti che riconosci sempre, di cui sei innamorato e questa sera era interpretato davvero con maestria.
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Capocollo di maiale con crema di melanzane affumicate e miele |
Il capocollo forse è il piatto che mi è piaciuto meno. La cottura a bassa temperatura del maiale era eseguita con correttezza, la carne era morbida, la melanzana affumicata con legno di faggio e il miele un ottimo completamento del piatto. Ma che vi devo dire a me un grande capocollo di maiale sarebbe piaciuto sentirlo con tutte le asperità che una lenta brasatura può trasmettergli. Umori e profumi scambiati nel suo fondo di cottura. Quella goduriosità lussureggiante di un grande brasato. Qui mi sarei lasciato andare insomma ai vecchi e cari metodi delle nonne. Perché il sapore della carne era un pò asettico. Ma parliamo ovviamente di gusti soggettivi ed una inezia. Siamo sempre innanzi ad un buon piatto.
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il pre dessert
Il momento del dessert non è da meno qualitativamente rispetto al resto della cena, aperto con un piacevole predessert con crema di latte salsa di cachi e croccante di amaretto, elaborato intorno ad una millefoglie scomposta con crema gialla alla vecchia maniera con amarene prodotte dalla famiglia Fischetti davvero ottime.
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le coccole |
Siamo poi passati al caffè e alle coccole finali e nel frattempo ci eravamo fatti accompagnare per i vini dalla mano esperta del patron che ci ha fatto provare cose interessanti da un coda di Volpe di vigna vecchia ad un interessantissimo Taurasi don Ciriaco, omaggio non celato a Ciriaco De Mita oggi sindaco della non lontana Nusco.
Il tutto per un conto di 150 Euro in due per una esperienza che non ci si stanca mai di provare e riprovare.
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