Vissani: Il luogo dell'anima dell'accoglienza

Se esiste simbiosi perfetta, sublimazione di sensi, la suprema armonia. In Italia questo posto ha un nome ed è Casa Vissani. Le parole sono avare quando son costrette a dipingere una emozione. A Casa Vissani devi in primo luogo varcare la soglia. Da quell'attimo si ode il La della sinfonia dell'accoglienza. Ti viene incontro Marcello il gran maggiordomo di questa maison. Un sorriso gioviale, sereno, rassicurante, amichevole con la capacità di farti sentire l'ospite più gradito della serata. Che tu sia li per la prima volta o che questa sia la tua ennesima visita. Non importa, non fa differenza. Segno di una maestria e professionalità indiscussa, invidiabile direi. La serata si sviluppa tra i vari magnifici ed adeguati Dehor della casa. Tutti perfetti, tutti adeguati alle aspettative di cui è portatore un ristorante di questo lignaggio. La cucina è sublime, descrivere un piatto, definirne una priorità è arduo. Tutto perfetto, tutto al punto giusto. Sapori netti senza mediazione, essenza pura di ogni elemento al palato. Iniziamo con piccolo aperitivo a base di Bollicine Bellavista della Franciacorta. Poi lo Chef ci fa assaggiare una fresca e corroborante, con questo caldo, estrazione di aghi di Pino. Una influenza Nord Europea nel tempio della classicità della cucina italiana. Classicità che si manifesta a mo di biglietto da visita, nel benvenuto. Che non oserei a chiamare Buongiorno Italia. Tre piccoli assaggi. Un Raviolo di matriciana, una zuppetta tiepida di lenticchie di Castelluccio con cozze e profumo di pecorino, la pappa al pomodoro. Tre piatti tre esplosioni al palato. La migliore matriciana, la migliore zuppa di mitili e legumi, la migliore pappa al pomodoro. Ecco questo è Vissani. Che continua con il suo menù estivo. Che mi limito ad elencare così come provato: 
Animella di vitella con gel di peperoncino, rapa rossa al cacio e pepe, cime di rapa;
Crudo di carne con farina di ghiande, provola al thè agrumato e limone candito;
Flipper da Chinotto impalpabile;
Quaglia alle noci Pecan, fegato grasso al sale Maldon e tonnetto essiccato, caponata quadrata;
Raschera al coriandolo con ostriche al bacon;
Mango alla resina di pino, cocco, crema di fondente alla salvia, gelatina di Whiskey di torba;
Accompagnati da un Orvieto classico di Barberani, da un Trebbiano Valentini, da un igt toscano La Massa. Passiti, moscati e muffati per il viaggio nei dessert di Vissani, servito ai divani del Dehor per fumatori. Pre dessert, praline, cioccolattini, canditi, piccola pasticceria, gelato anguria e cannella, gelato al burro di arachidi. Tutto sublime, senza sbavature, coccolati come Reali. Ci rivedremo ancora Vissani, e ancora e ancora, fin quando sarà questa la tua qualità. Salutiamo Marcello nostro anfitrione con l'anima sazia e carezzata dal profumo di un Montecristo n. 5. Il prezzo? Ne più ne meno di una buona borsa, di un buon paio di scarpe, di un vestito importante, molto meno di un grande orologio. Ma si può monetizzare una emozione?

Commenti