Una ricetta immorale per il prossimo autunno: Pane con ragù a mezza cottura

Cozzetto di pane affogato nel ragù
Domenica era una giornata uggiosa. Era agosto ma sembrava una di quelle piovose giornate autunnali. Non faceva freddo ma il tempo ti spingeva a restare nelle quattro mura domestiche. Così decisi di fare il ragù. Un ragù leggero, fatto con pochi grassi e carni di primo taglio. Mentre la quintessenza del pomodoro lentamente si asciugava dei propri umori, ebbi un impeto. Mi ricordai di averlo fatto tante volte, e da troppo tempo non lo facevo più. Tagliai il cozzetto del pane, lo svuotai e lo calai nel nettare fumante. Una spolverata di cacio, e morsi rapidi e fugaci per combattere il bollente avversario che mi separava da quella goduria. Ecco penso che un gesto, un cibo, un pensiero più immorale non esista. Porta a ricordi antichi, ad un rapido, fugace e rubato amplesso. Con chi si ama, con chi è capace di suscitare le passioni più profonde. 
Baol 

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