Pasta e zucchine a Nerano forgiate dalla passione

Pasta e zucchine alla Nerano
Ancora un piatto immorale: Pasta e zucchine alla Nerano. Si racconta che questo piatto sia stato realizzato, nella sua forma attuale, dal principe Pupetto di Sirignano, frequentatore della taverna di Maria Grazia a Nerano. 
Pupetto era un gran bon vivant. Generoso dilapidatore vastissimo patrimonio familiare, ereditato dai suoi ricchi avi. Definirlo un frequentatore della vita notturna caprese, sarebbe fargli un torto di sottrazione. Pupetto era la vita notturna a Capri! Al tempo in cui le orde dei buzzurri arricchiti non mettevano neanche piede sull'isola. Chi frequentava Capri naturalmente, approdava ai Galli o nella vicina Nerano. È qui che il principe conosce Maria Grazia, splendida e prosperosa cuciniera di una graziosa taverna sulla spiaggia. Lei contadina, con il marito pescatore sempre in mare. Lo splendido Pupetto diviene di casa, si introduce nelle cucine e mentre Maria Grazia opera con i fornelli e le zucchine colte dal suo orto, Pupetto, evidentemente gran seduttore, si prende licenze e tra queste quella di aggiungere il caciocavallo Sorrentino a quelle zucchine fritte della splendida cuoca,  lestamente versa il tutto su una porzione di spaghetti che erano in cottura, e così nasce il tanto misterioso piatto. Un boccone a me ed uno a te, il cibo risultò piacevole e galeotto. Del resto in una splendida cornice come quella di Nerano, basta una scintilla per incendiare un fuoco di passione. Ancora oggi gli eredi della deliziosa Maria Grazia servono questo piatto seducente a bagnanti ed amanti. Ma la vera magia avviene la sera, quando la località balneare si sfolla dalle orda di balneatori e diviene scrigno per gli amanti della buona tavola e del silenzio notturno di questa baia. Allora dopo un piatto di spaghetti, una passeggiata in spiaggia a rimirar il cielo stellato sullo oscuro mare. O un giro su un gozzo fino alla vicina Ieranto, dove da lontano si possono ammirare i fanali delle lampare, nei pressi dei faraglioni capresi. Sono un buon viatico verso un amplesso senza precedenti, anche se prima qualche lacrima ha inumidito i volti o se il buon vino ha provocato irresistente ilarità. Il contesto e il cibo tutto mettono a tacere e accompagnano gli amanti.

Buon apppetito e accompagnateci un gran bel fiano o una Cuvee Jacquesson che alla fine aiuta sempre. ;-) 

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