Salviamo la storica pizzeria O' Saracino a Seiano

O' Saracino
La storica pizzeria O' Saracino a Seiano rischia di chiudere. E' una brutta storia, una storia di un potere prepotente che si accanisce contro il coraggio, l'utopia, di una famiglia che, dagli anni 60 ad oggi, ha fatto crescere la ristorazione nel bel borgo di marina di Seiano a Vico Equense. Le disavventure di questo locale iniziano nel 1983, quando un incendio lo distrugge completamente. I titolari decidono così di riavviare l'attività, chiedendo di ampliare la concessione demaniale di un lido balneare che gestiscono dagli anni '60. 
La sorte vuole che questo lido confina con la proprietà di Armando De Rosa, figura di potere democristiano locale. Il lupo, assessore regionale, pur stando a monte, decide che l'agnello, bevendo l'acqua del ruscello a valle, gli arreca danno. Inizia così la lotta di Golia contro Davide. Oggi dopo 30 anni di alterne vicissitudini giudiziarie, il Consiglio di stato ha ordinato l'abbattimento dei manufatti lignei. 
Lo chef Gennaro Esposito 
Ciro Aiello patron de O' Saracino, oggi gestito dal figlio Francesco, è stato il pioniere della ristorazione a Seiano. Da quel coraggioso esperimento è nato un piccolo giacimento di saperi e cultura che ha consentito la formazione di pizzaioli, chef e maitre, che oggi contribuiscono ad arricchire l'offerta enogastronomica della Penisola Sorrentina.  Grazie a quella avventura è stata possibile la nascita di quel gioiello della ristorazione italiana ed internazionale che è la Torre del Saracino e dello chef Gennaro Esposito.

Oggi Seiano è meta di veri e propri pellegrinaggi di gourmet da tutto il mondo che vi si recano per godere della sapienza creativa, dei sapori, dei profumi e dei paesaggi dello splendido borgo di Seiano. Borgo troppo spesso trascurato ed aggredito da cemento e speculazione,  esercitata anche da chi come De Rosa oggi vorrebbe provocare la cassazione della storia e della memoria di chi ha innescato un processo virtuoso di lavoro e cultura. 
Momenti della Festa a Vico

Sarebbe una ingiustizia troppo grande se questa storia finisse così, con la vittoria del potere prepotente sul coraggio della utopia. Si perderebbero posti di lavoro, facendo fare un passo indietro ad un intero comparto che crea ricchezza e cultura. Penso che mobilitarsi per salvare O' Saracino sia un dovere per preservare la memoria e consentire ancora l'evoluzione della gastronomia vicana.

Andrea Di Martino

Commenti

  1. leggo che vogliono far chiudere 'O Saracino!!!
    non sò cosa si possa fare ... però penso che sia un bene diffondere la notizia di questa "ingiustizia" perpetrata (fra l'altro!) da Armando de Rosa, vecchio esponente DC legato ai Gava ... personaggio ben conosciuto dai frequentatori della cittadina ...
    Teniamoci in contatto e scambiamoci informazioni di eventuali iniziative a sostegno ...

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  2. Il giorno 3 gennaio 2013 alle ore 17.30 presso il ristorante o saracino terremo un'assemblea degli amici del ristorante per discutere in merito alla questione dell'abbattimento. Chi è interessato ad aiutare la causa è il benvenuto

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