IN CALABRIA IL VOTO A VENDOLA PER LA RIVOLUZIONE GENTILE

Comizio Vendola Reggio Calabria

Domenica ci saranno le primarie del centrosinistra e mi auguro che anche in Calabria, come nel Paese, ci sarà una meravigliosa festa di democrazia. Un processo di partecipazione di massa, generatore di un grande e rivoluzionario cambiamento. Per cambiare davvero in Italia e soprattutto nella nostra regione, sarà indispensabile votare Nichi Vendola. 

Giovani con Vendola Cosenza
Il presidente Pugliese è l’unico qui in Calabria che può produrre quella “rivoluzione gentile” di cui si avverte un disperato bisogno. Una rivoluzione che passi attraverso un ricambio profondo della classe dirigente. Nel centrodestra e in fette rilevanti del centrosinistra. Si avverte l’urgenza di chiamare una nuova generazione al governo del territorio. Un patto da fare con i giovani cui dire: “Vi chiedo di non emigrare e di assumere in prima persona il compito di rianimare questa regione”.

Perché oggi la Calabria è in ginocchio. Trasporti al collasso in una terra morfologicamente difficile da attraversare. Sanità a livelli inaccettabili per un paese civile, con un conflitto d’interesse inaccettabile che investe direttamente la vicepresidente dell’attuale giunta regionale. Un territorio incantevole abbandonato all’incuria più colpevole. In una crisi economico sociale devastante, si è persa la speranza di lavoro e non vi è un sistema minimo di Welfare. La ‘ndrangheta che assume un dominio opprimente in una scandalosa collusione con parte del sistema politico.

A questa crisi economico sociale il sistema politico istituzionale non da risposte perché è sostanzialmente collassato.

Abramo Sindaco di Catanzaro
A Catanzaro, dove appena sei mesi fa si era votato, si ritornerà al voto perché, come avevamo ampiamente denunciato, il centrodestra aveva vinto truccando le elezioni. Il Capoluogo oramai è in un esercizio permanente elettorale e la responsabilità è della classe dirigente di centrodestra.

A Reggio, città appena sciolta per collusioni delle giunte di centrodestra con la ‘ndrangheta, i disastri combinati da Scopelliti e Arena si sono tradotti in una vera e propria voragine nel bilancio certificata dalla relazione della Corte dei Conti ieri. Una cifra che si avvicina al miliardo di euro è l’entità di questa voragine che prende le sembianze di un vero e proprio inferno dantesco. Scopelliti ha ballato in questi anni al ritmo della musica di RTL 102, 5 un vero e proprio saba infernale, fatto di collusioni criminali, ruberie, malversazioni e cattivo governo. Fuori da questo inferno ci sono stati gli ignavi e chi ha denunciato. E noi di SEL insieme a pezzi del centrosinistra che si possono contare sulle dita di una mano, siamo stati gli unici, anche derisi, ad annunciare il disastro.

Demetrio Arena & C.
Ora quel disastro lo dovranno pagare ancora una volta i cittadini. E questo non è un bene. Ma stavolta il buco nero travolgerà il vero responsabile che è Scopelliti perché, la legge attuale prevede per i sindaci che si sono resi artefici del dissesto economico finanziario dell’ente, la pena dell’ineleggibilità e incompatibilità per i prossimi dieci anni.

Il sipario sul centrodestra calabrese sta drammaticamente calando.

Giuseppe Scopelliti
Io non so se c’è più ancora tempo.  Se restano i giorni necessari  a completare la messa in sicurezza dei lavoratori dell’ARSA e dell’AFOR che sono in agitazione in queste ore, varando le riforme dei due enti che giacciono in consiglio da settembre, vogliamo fare un tentativo . Ma oramai la legislatura regionale è conclusa e la prossima primavera si dovrà andare al voto. E’ bene che tutti ne prendano atto.

Ma il centrosinistra deve fare ancora molto lavoro. Il commissario del PD Alfredo D’Attorre sta generosamente operando. Ma i casi come quelli di Rende ci impongono riflessioni radicali e severe anche nel nostro campo. Per questo oggi più che altrove, votare Vendola in Calabria alle primarie significa favorire una rigeneratrice “rivoluzione gentile” che dia orgoglio e forza di rinascere a una terra che non merita tanto dolore.  

Andrea Di Martino

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