Consigli enogastronomici per il prossimo Natale 10 anni fa

Lo ripubblico ora alcuni indicazioni sono attuali, i prezzi sono da aggiornare ma può essere un buon esercizio a 10 anni di distanza. ;-) 






Ecco il mio primo articolo in tema enogastronomico, realizzato anche grazie alle ricerche fatte per il Forum del Gambero Rosso. Fu  pubblicato il 17/12/03 su Metropolis Magazine l'inserto mensile del Settimanale Metropolis che era distribuito nelle edicole della provincia di Napoli. 


Le Festività natalizie sono senz’altro il periodo dell’anno durante il quale maggiore è l’attenzione alla gastronomia. Sia da parte di chi si prepara a celebrare le feste in famiglia, assecondando il più tradizionale degli adagi, sia per chi intende guardarsi intorno, scoprire nuovi posti e sfruttare il lungo periodo feriale per visitare gli incantevoli paesaggi Campani. M2 vuole così proporre un viaggio che parte da Vico Equense, piccola città, porta d’ingresso della Penisola Sorrentina, con una storica tradizione gastronomica, che negli ultimi tempi sembra essere esplosa, producendo risultati, successi, grazie alla concentrazione straordinaria di prodotti unici e capacità di inventare nuovi piatti che in questa oasi, celebrano il loro sposalizio. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta o per chi non vuole rinunciare a nulla la capacità di reggere ad un tour a tappe forzate, per provare manicaretti e prelibatezze preparati da grandi artisti della Cucina. Iniziamo con una piacevole novità segnalando al centro dell'orto di famiglia il ristorante Torre Ferano. Su una cantina dove si produce un buon vino, c'è questa piccola maison gestita dalla famiglia Staiano, generazione di casari e affinatori di quel giacimento gastronomico che è il provolone del monaco della Penisola Sorrentina. La cucina di questo locale è indubbiamente autorevole, guidata dallo Chef Giosué Maresca, uno dei pionieri della ristorazione di qualità in questa parte della Penisola Sorrentina. Le ottime materie prime usate completano il benessere di una visita in questo bel casale contadino, dove l'accoglienza è curata dal bravo e giovane Camillo, coraggioso patron, e dalla cucina tradizionale potrete assaggiare ottime zuppe, appassionanti paccheri alla genovese, terminando con caldi struffoli al miele di acacia. Il tutto per una spesa che non supera i 35 Euro a persona. Sempre sulle colline Vicane, in località Bonea, l’altra meta da visitare è l’Antica Osteria Nonna Rosa. La sede è in una dimora contadina del '700, che conserva cimeli e strumenti dell’arte contadina dei Monti Lattari. Ad accogliervi troverete Eduardo, anima indiscussa della sala, in possesso di armi peculiari di seduzione del cliente, che insieme a Peppe Guida (chef e patron) e Lella, sua compagna, compongono l'ossatura portante di questo locale. Sarete subito salutati dalla cucina con uno sfizioso apetizer ed un flute di bollicine. La cucina è corretta, potrete assaggiare dei buonissimi antipasti, polipi veraci fritti, un ottimo fiore di zucca ripieno di ricotta su salsa pizzaiola o un pantagruelico tagliere di salumi e formaggi, mozzafiato. Tra i primi, buono il croccante di riso al ragù di coccio, ottimi e freschissimi il pesce di secondo, così come gustosi sono i dolci. Il costo di un pranzo medio si attesta sui 38 euro vini esclusi e la cantina offre vaste possibilità di scelta. Una sosta, indispensabile per i gourmet, è quella da Salvatore De Gennaro, affinatore di formaggi, e selezionatore di grandi materie, che potrete trovare presso La Tradizione in località Seiano, qui oltre al Provolone del Monaco, prodotto dai casari Parlato o Staiano di Arola, e sapientemente affinati da Salvatore, si possono trovare i grandi formaggi italiani, le ottime carni, accanto ad uniche e selezionate bottiglie di grandi vini Campani, italiani ed esteri. E la cordialità di Annamaria compagna di vita del patron renderà piacevole la sosta e aiuterà a conoscere sapori e profumi inesplorati, permettendo di portarsi con se giacimenti gastronomici che renderanno grande la nostra tavola delle feste. E sin qui la Terra. Ora invece si entra nell’empireo dei grandi, l’olimpo degli idei Vicani, il circuito dell’alta ristorazione dove è indispensabile prepararsi ad una spesa che parte dai 60 euro vini esclusi, a persona, ma soprattutto per una emozione unica, memorabile. Parlando di Vico indispensabile è consigliare una visita al locale dello Chef emergente del momento, il giovane e simpatico Gennaro Esposito che, insieme alla compagna Vittoria Aiello, pasticciera piena di talento, gestisce la Torre del Saraceno. Quest’anno la Torre è stata insignita del massimo riconoscimento dalla Guida del Gambero Rosso, coronando gli sforzi e l’impegno di una giovane coppia che, con coraggio, conduce questo interessante ristorante. Sarete condotti per mano dai bravi Luciano e Ciro attraverso un percorso gastronomico che ha come base l’utilizzo di grandi materie prime, dal pesce freschissimo ai i fusilli artigianali fatti a mano da una brava artigiana Gragnanese, rispettati, manipolati con leggerezza e cura. Potrete così gustare piatti mitici come la zuppa di ricotta con triglie e ricci di mare, piatto che oramai è divenuto il simbolo di questo locale, o l’ultima creazione: gli gnocchetti ripieni di pomodoro essiccato, con anguille dei mari di Sicilia e profumo d’arancia. Un piatto che tende a tirare fuori dalle stanche secche delle elaborazioni tradizionali, l’anguilla, tipico ingrediente della cucina natalizia delle tavole napoletane. Il consiglio è quello di lasciarsi andare ad una lunga visita e ad una mirabolante esperienza, che si chiuderà con i delicati dolci di Vittoria cui non potrete rinunciare. Il consiglio che vi diamo è quello di chiedere infine a Gennaro, di visitare la bella cantina, racchiusa nei locali della Torretta saracena posta a mò di presidio di questo locale, dove sono conservati i vini che prima avete avuto modo di ammirare nella Enciclopedica lista. Poi non paghi, risiedete al tavolo, chiedete di servirvi un gran distillato e iniziate a conversare con Gennaro godendo ancora dei piaceri della sua maison. E se vi va, informatevi sul suo menù delle Feste, quando la cucina cambia, tornando alla tradizione rivisitata e alleggerita, potrebbe essere un’occasione irrinunciabile per godere di un grande pranzo di Natale o di un memorabile cenone di Capodanno, coccolati da una dolcissima famiglia del gusto. Altro Chef coronato quest’anno, per la prima volta, dalle tre forchette del Gambero è Antonino Cannavacciuolo, nativo di Vico ma che opera in quella splendida location che è Villa Crespi, che, ahi me! è ubicata sul Lago d’Orta. Anche se Cannavacciuolo promette di aprire tra qualche anno in località Ticciano un nuovo splendido locale che contribuirà ad arricchire l’offerta gastronomica Vicana. In ogni caso potrebbe essere una buona scusa per partire per qualche giorno e regalarsi una piacevole vacanza.

Commenti