Marennà a Sorbo Serpico |
Un invito a visitare una grande Cantina Campana, in un periodo in cui l'attacco ai cibi e ai vini del nostro territorio è potente e prepotente. La grande impresa agroalimentare ha bisogno di prodotti di scarso pregio per alimentare le quantità di mercato. I grandi prodotti rischiano di essere travolti da notizie false sbagliate e volutamente denigranti. Decidiamo di partire. Una spedizione da Napoli verso l'alta terra d'Irpinia. La grande copiosa e generosa terra giacimento gastronomico immenso.
Siamo ospiti di uno dei pionieri del rinascimento della viticoltura e dell'enologia campana: l'azienda dei Feudi di San Gregorio in località Sorbo Serpico. Ad attenderci troviamo Massimo Florio direttore del Wine Bar che da qualche mese l'azienda ha impiantato presso il Vulcano Buono di Nola. Un insediamento (il wine bar) che ci auguriamo possa promuovere e potenziare la conoscenza e la sapienza enologica nella nostra martoriata terra. Massimo ci guida, ci fa penetrare nella terra profonda tra musiche classiche e Barrique dove il grande vino riposa, acquistando sapori e sentori che lo renderanno divino. Assaggiamo podoloci, salamelle e degustiamo parlando di noi della Terra Madre e del vino.
La Cantina |
Ebri e gioiosi riemergiamo sulla superfice terrestre per fiondarci in quella fusione di modernità e tradizione che è Marennà, il ristorante che vive per l'azienda e nell'azienda. Qui in un locale mozzafiato, con vista a tutto tondo sulla grande terra, nella cucina a vista intravediamo Paolo. Chissà se serba ancora il ricordo della serate di lavoro, sudore e passione trascorse insieme sul Monte romano!
Paolo Barale |
Paolo inizia a coccolarci con il suo cappuccino di patate, polvere di porcini e funghi pioppini. Noi parliamo di questa campagna elettorale, delle difficoltà, delle prospettive. Intanto arriva sua maestà il risotto mantecato alla ricotta e pancetta , delizioso! La discussione prosegue sulla crisi della mozzarella di bufala e sulle bufale della informazione globale. Irrompe la guanciola brasata dalla consistenza quasi cremosa, i vini dell'azienda si sposano con maestria a questi divini manicaretti. Wilma Labbate, grande regista, al mio fianco estasiata mi chiede perché tanti tesori sono offuscati da queste nebbie che si addensano ingenerose.
Wilma Labate |
Il finale è nella tradizione la pastiera nei due modi quello classico e quello rivisitato. Il secondo forse leggermente superiore. Barale questo giovane grande esce per salutarci, si discute e ci si ricorda a vicenda, bei momenti ma oggi lui è qui a dirigere da grande una brigata. Io invece più modestamente a tirare le file di una nuova esperienza politica. Al tavolo più di me c'è chi porta il fardello di rendere concreta questa prospettiva e che contemporaneamente serba la passione per la grande tavola. Il cognome è riporta a grandi epopee politiche.
Gennaro Migliore e Nichi Vendola |
La sua giovane età fa ben sperare per un futuro Migliore per la nostra Terra. Questa terra qui capace di appassionare e rendere gioiosi chi come noi trema alle sfide che ci attendono. Ci salutiamo con un omaggio assai gradito e certi di rivederci presto.
Baol
Baol
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