Il rinvio a giudizio di Scopelliti per il processo Fallara è il
fallimento del Modello Reggio. Il processo Fallara è la messa in stato
d'accusa di una concezione privatistica dei conti pubblici. Una gestione
con modi e forme degenerate di gestione del bilancio comunale, come se
fosse cosa privata. Questa modalità ha prodotto una vera e propria
voragine nei conti del comune Reggino. Una prassi che come ci ricorda il
professore Jorio, la corrente legislazione, sanziona con
l'incandidabilità e la ineleggibilità di chi si è reso responsabile di
un tale disastro. Si tratta in sintesi, della peggiore bocciatura sul
piano amministrativo e politico, per chi si cimenta nella gestione della
cosa pubblica. A questo si aggiunge la pesante sanzione venuta dalla UE
sulla gestione dei fondi POR della Regione Calabria, che accumulando
ritardi, inadempienze ed artifizi contabili, ha messo seriamente a
rischio l'erogazione delle risorse per lo sviluppo economico della
nostra martoriata terra.
Nei giorni scorsi era stata emanata la sentenza in cui si condannavano i
soci privati e il direttore generale della società Multiservizi di
Reggio Calabria per associazione mafiosa, in quanto appartenenti alla
'ndrina dei Tegano. L'insieme di queste vicende e di quelle ancora a
venire, tracciano i contorni di un quadro disastroso e dannoso.
Cosa bisogna ancora attendere per prendere atto di un fallimento sul piano, morale, etico e politico?
Il Modello Reggio esportato alla intera Regione Calabria non c'è più, è un modello negativo da non imitare, i suoi protagonisti ed in primo luogo il presidente Scopelliti, dovrebbero prendere atto di una stagione fallimentare e farsi da parte per non produrre ulteriori danni. Al centrosinistra spetta una opera di radicale rinnovamento e di costruzione di una vera alternativa a queste forme e modalità di governo, per salvare la Calabria dal disastro Scopelliti.
Cosa bisogna ancora attendere per prendere atto di un fallimento sul piano, morale, etico e politico?
Il Modello Reggio esportato alla intera Regione Calabria non c'è più, è un modello negativo da non imitare, i suoi protagonisti ed in primo luogo il presidente Scopelliti, dovrebbero prendere atto di una stagione fallimentare e farsi da parte per non produrre ulteriori danni. Al centrosinistra spetta una opera di radicale rinnovamento e di costruzione di una vera alternativa a queste forme e modalità di governo, per salvare la Calabria dal disastro Scopelliti.
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