I risultati della tornata
amministrativa in Calabria mostrano le prime crepe di un sistema di potere in disgregazione.
Pur non scomparendo, com’è avvenuto nel resto del Paese, il PDL e il suo leader
locale, sembrano essersi trasformati in vaso di creta con numerose crepe. In
tutti i comuni superiori ai 15.000 abitanti, il sindaco si eleggerà ai ballottaggi.
Clamoroso è l’accesso al ballottaggio a Palmi, dove Salvo Boemi ha sottratto la
vittoria al primo turno a Barone e ora tutto, si giocherà nel secondo turno per
cambiare la città. A Castrovillari la partita esclude completamente il PDL e il
ballottaggio sarà giocato tutto all’interno del Centrosinistra. Anche la
sospensione dello scrutinio di Catanzaro, dove si attende l’esito finale,
sembra essere la metafora di un limbo. In questa città, comunque vada, il
centrodestra, rispetto a un anno va, arretra paurosamente e il centrosinistra
guadagna fortemente in consensi.
I fasti del modello Reggio
sembrano essere dimenticati e lontani, inghiottiti nel buco nero che si è
aperto nel comune da cui tutto era partito, Reggio Calabria. In pochi mesi
tutto sembra essere pronto a una nuova fase, la marcia trionfale, svolta solo
qualche mese fa sulla città di Cosenza, con a capo il governatore Scopelliti,
ha subito una battuta d’arresto. Il crollo nazionale del partito di Berlusconi,
determinerà anche in Calabria un’inevitabile accelerazione del declino, anche dal
turno di ballottaggio che si terrà tra quindici giorni.
Ora però sta al campo di forze
che si riconosce nel centrosinistra avviare l’opera di riorganizzazione e
rinnovamento, per offrire ai Calabresi una proposta di cambiamento, che sia in
grado di raccogliere e riorganizzare il malcontento che si sta concretando nei
confronti del governo regionale. Nuove idee e nuove leadership, designate
attraverso la partecipazione popolare, sono indispensabili a costruire il nuovo
in Calabria. Anche l’UDC alla luce dei risultati in regione e nazionali è
chiamata a fare una scelta, deve decidere se lasciare ora l’alleato morente, quando
ancora non è avvenuto il crollo o lasciarsi travolgere dalla frana che ci sarà.
Un’ultima considerazione la
voglio fare sul risultato di SEL in Calabria che elegge tre sindaci nei comuni
inferiori ai 15.000 abitanti, a Casole, Cellara e Pietrafitta in pre Sila,
contribuisce in modo decisivo alla vittoria a Luzzi, eleggendo ben tre consiglieri
comunali, ed è determinante nella vittoria a Pizzo Calabro e a Rocca Bernarda,
dove siamo protagonisti dell’elezione di due giovani sindaci portando in
consigli nostri rappresentanti. Sinistra ecologia libertà elegge decine di consiglieri
in tutta la Calabria. Di particolare rilievo è il risultato di SEL a
Castrovillari dove si attesta al 6, 43% e a Cassano sullo Ionio dove il partito
di Vendola prende il 4,28%. Risultati
che sono confortanti per il lavoro di costruzione che stiamo mettendo in atto
in questi primo anno di vita della nostra giovane organizzazione politica, e
possono essere un contributo importante all’affermarsi della Calabria migliore.
Andrea Di Martino
Coordinatore Regionale SEL Calabria
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