AL GOVERNO DELLA 'NDRANGHETA PREFERISCO LO SCIOGLIMENTO


opere sul lungomare di Reggio

Troppo silenzio a Reggio sulla bufera che sta devastando il comune. 
La commissione d’accesso è giunta. Quando a novembre chiesi, a nome di Sel, l’invio dei commissari, questa richiesta fu accolta con sufficienza ed irrisione. Poi la saggezza prese  il sopravvento,  ed oggi la richiesta di trasparenza antimafia accomuna tutto il centrosinistra e anche un pezzo di polo moderato come FLI.
Ora che a palazzo San Giorgio si sono insediati i commissari, un silenzio assordante sembra aver tramortito la voglia di riscatto. Eppure in questa città sono accadute cose gravi, atti di cattiva politica che hanno permesso alla ‘ndrangheta di prendere il sopravvento nelle istituzioni. Consiglieri comunali sono stati arrestati per reati gravi. Assessori comparsi in intercettazioni tra mafiosi siedono ancora al loro posto. Le società partecipate sono divenute terreno di spartizione tra ‘ndrine e politica.

Il sindaco Arena resta muto al suo posto,indebolito dalla sua stessa maggioranza,  non minaccia più querele, si limita a dire che lo scioglimento sarebbe uno schiaffo alla città. Il sindaco aveva ed ha ancora la possibilità di evitare questo scioglimento. Si dimetta consentendo il voto in primavera. I partiti, tutti,  avrebbero, a questo punto,  l’obbligo di rinnovare gran parte dei propri eletti, in particolare tutti quelli in odor di mafia, e forse si potrebbe evitare lo scioglimento. Ma tutto ciò non sembra essere nelle volontà della maggioranza.

In verità anche il centrosinistra sembra caduto in uno strano oblio. Una attesa silenziosa. Il PD resta immobile e ancora stenta a farsi carico della costruzione di un’alternativa. Una opzione di cambiamento da offrire alla città che vuole cambiare, che vuole liberarsi  dalla morsa della’ndrangheta e della cattiva politica. Quella cappa soffocante che ha prosciugato le casse, sottratto i beni comuni ai Reggini, avvelenato letteralmente l’acqua, reso il tessuto urbano e civile un caos. Un “modello Reggio” da non imitare.

E’ il tempo questo della costruzione di un’altra città e di un’altra Regione.
Rivolgo un appello pacato ma fermo  agli amici del Partito Democratico, facciamo presto, mettiamoci all’opera per costruire il cambiamento. SEL è fuori dalle assemblee elettive comunale e provinciale (il consigliere De Cariddi non rappresenta il nostro soggetto politico a palazzo S. Giorgio), ma sta facendo un lavoro di costruzione nella società per rendere Reggio ed i Reggini protagonisti del proprio futuro. Questo lavoro sarà presentato il 18 febbraio prossimo, nel congresso straordinario che porrà termine alla fase di commissariamento. Una proposta che è a disposizione del centrosinistra e della città di Reggio.

Noi ci auguriamo che la commissione vada fino in fondo, che scoperchi la pentola del malgoverno reggino. Faccia emergere ciò che è accaduto in questi sette mesi e ciò che è responsabilità della lunga era Scopelliti. Se questo lavoro porterà, come credo, allo scioglimento del comune di Reggio per infiltrazione non è un dramma. Io penso che qualsiasi governo sia meglio del governo della ‘ndrangheta. Al centro sinistra spetta invece il compito di rinnovarsi e costruire il cambiamento necessario. E se si iniziasse producendo un atto forte in questo consiglio comunale non sarebbe male. 
ADM

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