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«Scopelliti, invece di chiedere al Governo se il Ponte sullo Stretto si farà o no, si metta in testa che il corridoio 1, e con esso il Ponte, è stato cassato, sciolga l'inutile carrozzone della società “Stretto di Messina”, utilizzi i fondi per comprare nuovi treni e traghetti per la Sicilia e si preoccupi di far avere un ruolo alla Calabria nel corridoio 5 per non perdere l'opportunità di rilanciare i trasporti e lo sviluppo di questa regione».
La sortita è del coordinatore regionale di SeL Andrea di Martino durante il dibattito pubblico sui trasporti calabresi promosso, ieri, dai vendoliani ad Assindustria a con la presenza dei sindacati. Le priorità di SeL nei trasporti in Calabria, oltre che da Di Martino, sono state poste anche dal presidente dell'assemblea provinciale del partito Nino Malara partendo da una «politica scellerata del gruppo Fs per il Sud» e alla «mancanza di un piano regionale dei trasporti». Per SeL la precedenza va data a: alta velocità da Battipaglia a Reggio, completamento dell'A3, riammodernamento e l'elettrificazione della linea ionica, interventi strutturali sulla Ss 106, potenziamento del porto di Gioia Tauro, dell'aeroporto dello Stretto e garanzia di servizi efficienti per l'utenza delle due sponde. Particolarmente dettagliato l'intervento del docente della Mediterranea e coordinatore regionale di Sem (Sinistra euromediterranea) Domenico Gattuso. «Basta – afferma - alle grandi opere inutili e costose. Bisogna sciogliere la società “Stretto di Messina” perché il progetto sul ponte è vergognoso». Gattuso è favorevole, invece, ad un trasporto equosostenibile e punta sulla valorizzazione delle competenze e la concretezza degli interventi. «Non abbiamo un piano urbano della mobilità. Il tapis roulant è costato 18 milioni di euro. Con la stessa cifra si potevano acquistare 50 autobus da distribuire in tutta la città. Inoltra la sua gestione costa 250-300 milioni di euro l'anno». Poi propone un servizio di trasporto integrato in città con parcheggi d'interscambio in periferia «per non intasare il centro». «Non abbiamo – aggiunge – una vera metropolitana del mare con una motonave ogni ora e mezza-due e fasce orarie non coperte. La nostra richiesta alla Regione dell'acquisto di 15 treni regionali è rimasta lettera morta mentre si vogliono spendere 30 milioni per un aeroporto a Sibari». Nino Zumbo di Slega la Calabria stigmatizza la classe politica e dirigente del Sud reclamando un'unica società di gestione degli aeroporti calabresi. Dal canto loro i sindacati criticano duramente l'inerzia della classe politica e dirigente regionale oltre alla mancanza di ascolto.
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